May 18, 2020
La fase 2 è ormai iniziata, parenti, fidanzati e amici ormai si stanno ricongiungendo. I negozi stanno alzando le serrande e i parrucchieri stanno affilando le forbici.
Con qualche ritardo e con molte critiche arriva anche il Decreto Rilancio a portare un po’ di sollievo alle aziende che sono dovute rimanere chiuse per mesi e per quelle che hanno avuto un sostanziale calo di fatturato.
Dopo il primo pacchetto di misure da 25 miliardi di euro del Decreto Cura Italia , il Governo con il Decreto Rilancio stanzia ulteriori 155 miliardi per sostenere la ripresa del paese.
Il Decreto Rilancio (ex “aprile”, poi “maggio”) è stato ufficialmente approvato dal Governo dopo numerosi rinvii.
Il Decreto Rilancio è un provvedimento straordinario con il quale si interviene per rinforzare i settori salute e sicurezza, sostenere le imprese, i redditi da lavoro, il turismo e la cultura. E si pongono le basi per la ripresa del Paese eliminando così gli aumenti di Iva e accise previsti a partire dal 2021.
Nel Decreto Rilancio è stata posta particolare attenzione è stata dedicata alle imprese più piccole ed alla difesa dei posti di lavoro, accompagnando questi sforzi al tentativo di indirizzare la ripartenza dell’economia lungo sentieri virtuosi di investimento, innovazione, individuazione di nuovi indirizzi strategici, crescita dimensionale.
Sono stati messi in campo oltre 130 miliardi per fornire liquidità aziendale e sostegno al lavoro e all’economia attraverso l’introduzione di:
Leggi qui l’approfondimento sulle imprese
Sono previsti dei particolari fondi dedicati per la imprese del mezzogiorno.
Oltre 5 miliardi sono stanziati per Salute e Sicurezza: di questi 1,4 miliardi di euro vengono impiegati per la creazione di 3.500 nuovi posti letto in terapia intensiva e oltre 4.200 in semintensiva; 1,2 miliardi per il potenziamento dell’assistenza territoriale con l’assunzione di circa 9.000 infermieri e 1,5 miliardi per rifinanziare il Fondo emergenze Nazionali.
Uno dei settori più colpiti è sicuramente il settore turistico.
Per gli alberghi sono stati destinati 3 miliardi di aiuti che serviranno a finanziare, il credito di imposta per le vacanze delle famiglie e l’esenzione IMU.
Due miliardi, infine, sono destinati a sostenere le misure fiscali, fra le quali l’azzeramento dell’Iva e per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuali.
Per i lavoratori dipendenti del settore turistico è stata prorogata l’indennità 600 euro in aprile per i lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno perso il lavoro dal primo gennaio 2019 al 17 marzo 2020. Per il mese di maggio il bonus sale a mille euro. Le indennità sono riconosciute anche ai lavoratori in somministrazione.