Entità Contributo | Fino al 20% per beni materiali e immateriali |
---|---|
Tipo di Agevolazione |
Contributo a fondo perduto
Contributo automatico
|
Dimensione Impresa |
Grande Impresa
Media Impresa
Micro Impresa
Piccola Impresa
|
---|
1. Chi può beneficiare del Credito d’Imposta Beni Strumentali?
2. Quali sono i Beni che si possono finanziare con il Credito d’Imposta Beni Strumentali?
3. Credito d’Imposta Beni Strumentali: le aliquote
4. Interconnessione dei Beni Strumentali 4.0
5. Come accedere al Credito d’Imposta Beni Strumentali?
6. La Perizia Tecnica e il Credito d’Imposta Beni Strumentali
7. Il Credito d’Imposta Beni Strumentali è Cumulabile?
8. Come si utilizza il Credito d’Imposta Beni Strumentali
9. Informazioni utili per il tuo Commercialista
Abbiamo creato una guida completa per il Credito d'Imposta 2023, scaricala subito per scoprire se la tua impresa può ottenere il beneficio. Scaricala subito!
È disponibile anche una guida per il Credito d'Imposta 2022, valida per i beni ordinati, con pagamento acconto del 20% e consegnati entro il 30/11/2023. Leggila cliccando qui.
Possono beneficiare dell’agevolazione tutte le imprese residenti in Italia, incluse anche le stabili organizzazioni di soggetti non residenti (cioè le imprese che hanno una sede fissa di affari per mezzo della quale esercitano in tutto o in parte la loro attività in Italia).
L’incentivo viene erogato indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di provenienza, dalla dimensione e dal regime fiscale.
Il credito d'imposta per gli investimenti in altri beni strumentali materiali non tecnologicamente avanzati, è riconosciuto anche agli esercenti arti e professioni, ai soggetti aderenti al regime forfetario, alle imprese agricole ed alle imprese marittime
Sono invece escluse dall’agevolazione:
La fruizione del beneficio è condizionata dal rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro e dal regolare versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Che cos’è un credito d’imposta? Un credito d’imposta è un credito, verso lo Stato, che riduce le imposte dovute e che viene restituito attraverso la dichiarazione dei redditi.
I beni per i quali è possibile recuperare il credito d’imposta sono tutti i beni materiali strumentali nuovi.
Rientrano nell’incentivo gli investimenti in:
Ai fini dell’accesso al Credito d’imposta, le aziende dovranno:
Possiamo riassumere le aliquote in questa tabella, che mostra l’andamento degli incentivi negli anni futuri. Le aliquote variano in base alla tipologia di bene e alla dimensione dell'impresa (calcola la dimensione impresa cliccando qui):
Annualità |
Aliquote per Beni Strumentali Materiali 4.0 – Allegato A |
Aliquote per Beni Strumentali Immateriali – Allegato B |
Aliquote per Beni Strumentali non 4.0 – Ex Super-Ammortamento |
---|---|---|---|
2021 |
|
20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro. |
10% per investimenti fino a 2 milioni di euro |
2022 |
|
50% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro. |
6% per investimenti fino a 2 milioni di euro |
2023 |
|
20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro. |
Non più disponibile |
2024 |
15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro. |
Non più disponibile |
|
2025 |
10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro. |
Non più disponibile |
In questi ultimi anni, in cui la parola più utilizzata in campo manifatturiero è DIGITALIZZAZIONE, andiamo a chiarire cosa si intende per beni materiali 4.0 interconnessi. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha spiegato meglio il concetto, affermando che un bene si considera interconnesso quando:
Le aziende che intendono usufruire del Credito d’imposta beni strumentali dovranno prima di tutto contattarci, sarà nostra premura mandare il nostro incaricato, ovvero un Ingegnere o un perito industriale, a verificare e accertare che i macchinari siano interconnessi e vengano rispettati i 5+2 requisiti di INDUSTRIA 4.0.
Per quanto riguarda i beni materiali e immateriali tecnologicamente avanzati, le imprese sono tenute ad allegare una perizia tecnica semplice, redatta da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali.
Il tecnico rilascerà una perizia giurata. Se i beni acquistati hanno un costo unitario che non supera i 300.000 euro basterà rilasciare una dichiarazione redatta dal legale rappresentante dell’azienda stessa.
Sarà inoltre necessario effettuare una comunicazione al Ministero dello sviluppo economico con il fine di fornire le informazioni necessarie per valutare il sistema di agevolazioni fruito dall’azienda. Sarà, infatti, il MISE ad avere la responsabilità di effettuare il monitoraggio delle fruizioni del credito d’imposta.
Per attestare che il bene sia 4.0 e che vengano rispettati i requisiti previsti dalla normativa Transizione 4.0 è necessario svolgere una perizia tecnica.
La perizia tecnica, risulta obbligatorio e irrinunciabile tutte le categorie di beni dell’allegato A e dell’allegato B, con bene di importo superiore a 300.000 euro.
La perizia tecnica non è obbligatoria per beni ordinari.
La redazione della perizia tecnica, tralasciando per un momento la normativa e l’obbligatorietà della stessa, è sempre consigliabile.
La perizia tecnica viene redatta a tutela dell’azienda che acquista ed interconnette il macchinario e consiste in un riconoscimento formale dell’agevolazione legata al credito d’imposta per l’acquisto di beni 4.0.
Nel vecchio strumento agevolativo, ovvero iperammortamento il valore per cui era indispensabile ed obbligatorio svolgere la perizia tecnica ammontava a 500.000,00 euro, mentre attualmente lo strumento del credito d’imposta per l’acquisto di beni 4.0 l’importo per cui sorge obbligatorio fare una perizia tecnica è 300.000,00 euro. Se la perizia tecnica non viene effettuata, l’azienda non avrà diritto ad ottenere l’agevolazione del credito d’imposta 2021 e il credito d’imposta 2022.
Se l’importo del macchinario è inferiore a 300.000 euro, la normativa del credito d’imposta beni strumentali dice che è sufficiente un’autodichiarazione redatta dal legale rappresentante dell’impresa e che attesti che il bene è 4.0ed alcune caratteristiche tecniche, ma soprattutto che il bene rispetta i 5+2 requisiti richiesti per poter usufruire del credito d’imposta beni strumentali.
La perizia tecnica per avere un valore legale, deve essere rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali.
Riassumendo, la perizia tecnica è un certificato che attestata la conformità del macchinario. I beni oggetto di perizia tecnica possiedono tutte le caratteristiche per rientrare negli elenchi di cui ai richiamati allegati A e B (legge 232/2016) e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
La perizia tecnica, oltre ad essere garanzia per l’azienda e sicuramente valore aggiunto per l’intera pratica.
Il credito d'imposta beni strumentali per l'acquisto di beni strumentali 4.0 è un’agevolazione fiscale che non concorre alla formazione del reddito.
Il credito d'imposta è un’agevolazione cumulabile con altri strumenti che abbiano ad oggetto le stesse spese. L’unica condizione è che il totale del cumulo delle agevolazioni non superi l’intero costo sostenuto per l’acquisto.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, si schiera a fianco dell’imprenditoria italiana promuovendo ogni anno, con la Legge di Bilancio, nuove agevolazioni (o rifinaziamenti) a supporto delle imprese che investono in nuovi macchinari tecnologicamente avanzati.
Sommando queste agevolazioni è possibile ottenere un contributo del 100 per cento del costo del bene.
Il credito d'imposta beni strumentali per l'acquisto di beni strumentali 4.0 si può cumulare con i seguenti strumenti agevolativi:
Il credito d’imposta può essere utilizzato solo ed esclusivamente per compensazione nei propri modelli F24 e per quote annuali di pari importo, il cui numero varia a seconda della tipologia dell’investimento a decorrere dall’anno di entrata in funzione o di interconnessione del bene.
La percentuale del beneficio del credito di imposta può cambiare a seconda dei beni acquistati e prevede un limite massimo di investimento.
E’ previsto che il credito d’imposta:
La decorrenza del diritto di utilizzo del credito d’imposta potrà avvenire a partire dall’anno successivo:
Localizzazione: Lazio
Categoria: Innovazione e Industria 4.0
Localizzazione: Tutta Italia
Categoria: Economia Circolare