November 20, 2020
La legge di Bilancio è una legge della Repubblica Italiana con la quale viene approvato il bilancio dello Stato.
Essa è lo strumento previsto dall'Articolo 81 della Costituzione italiana attraverso il quale il Governo, con un documento contabile di tipo preventivo, comunica al Parlamento le spese pubbliche e le entrate previste per l'anno successivo in base alle leggi vigenti.
La Legge di bilancio è considerato uno dei momenti più cruciali per il Paese, vengono messe nero su bianco tutte le scelte e le iniziative economiche che il Governo vuole attuare nell’anno in arrivo (e nel corso dei successivi 3 anni). Possiamo anche chiamarla Manovra finanziaria: la grande operazione economico-finanziaria che dà vita a norme e introduce leggi, e da cui dipendono i conti pubblici del Paese.
I temi trattati nella legge di bilancio riguardano:
Anche quest’anno Il testo della Legge di Bilancio 2021 è stato ufficialmente pubblicato in Gazzetta ufficiale.
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Finalmente la Legge di Bilancio 2021 è stata approvata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
Nonostante il particolare momento storico che gli Italiani stanno vivendo, nonostante la nostra economia sia fortemente colpita dal Covid 19, non si sta facendo attendere il rafforzamento delle misure agevolative che riguardano il Piano Transizione 4.0.
In questo approfondimento, andremo a sottolineare in che modo è stato maggiorato lo strumento che incentiva l’acquisto dei beni strumentali e che permette di beneficiare di un credito d’imposta, che il più degli imprenditori potrebbe conoscere come Iperammortamento 2021 che va in sostituzione dell’Iperammortamento 2019 e del credito d’imposta 2020 impropriamente chiamato Iperammortamento 2020.
Già nella Legge di Bilancio 2020 si è passati dal Piano Impresa 4.0 al Piano Transizione 4.0, abbiamo anche detto addio a iper ammortamento e super ammortamento, ora le imprese che investono in beni strumentali, possono beneficiare di crediti d’imposta.
Il nuovo Piano Transizione 4.0 inserito nella nuova legge di Bilancio 2021 prevede 23,8 miliardi di euro. Le aliquote dei crediti d’imposta variano a seconda della categoria di beni i cui costi si vogliono compensare.
Le parole del Ministro Patuanelli in fase di approvazione sono state le seguenti:
“Il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 è il primo mattone su cui si fonda il Recovery Fund italiano. Stiamo parlando di un investimento di circa 24 miliardi di Euro. Abbiamo sempre detto che quei finanziamenti andavano investiti e non spesi ed esattamente in questa direzione va il potenziamento di Transizione 4.0, che ora diventa strutturale. È un percorso partito da lontano, nato dal confronto con le categorie produttive. Con il Piano Nazionale Transizione 4.0 si raggiungono due obiettivi fondamentali: stimolare gli investimenti privati con una maggiorazione delle aliquote; dare stabilità alle categorie produttive con un pacchetto di misure ampio e pluriennale. Transizione 4.0 abbraccia gli investimenti in beni strumentali, materiali e immateriali 4.0, Formazione 4.0 di dipendenti e imprenditori, punta su R&S, innovazione, design, ideazione estetica e green economy. Si tratta del cuore del nuovo piano industriale del Paese”.
Iniziamo però a parlare dei beni materiali strumentali nuovi, ovvero di CREDITO D’IMPOSTA 2020 BENI STRUMENTALI che molti chiamano Superammortamento 2020 come dalle precedenti normative.
Il vecchio superammortamento 2019, diventato nel 2020 credito d’imposta al 6%, verrà rafforzato.
Per i beni materiali l’aliquota passa dal 6% al 10%, sempre entro il massimale di 2 milioni di euro.
Per il solo 2021, il credito d’imposta è elevato al 15% per i soli investimenti che riguardano l’acquisto di strumenti e dispositivi tecnologici destinati dall’impresa alla realizzazione di forme di lavoro agile.
Passiamo ora ad approfondire meglio il tema che riguarda i beni materiali 4.0.
Molte sono state le anticipazioni, andiamo ad approfondire meglio la tematica del credito d’imposta beni strumentali.
Facciamo un po' di chiarezza sul credito d'imposta beni strumentali 4.0
Il testo attualmente dice che il primo scaglione resta a 2,5 milioni e l’aliquota passa dal 40% al 50%.
L’aliquota del secondo scaglione (tra 2,5 e 10 milioni) sale dall’attuale 20% al 30%.
NOVITA’!!
Viene introdotto un terzo scaglione per investimenti compresi tra 10 e 20 milioni con un’aliquota al 10%.
L’attuale credito d’imposta al 15% per i beni immateriali (software 4.0) passa al 20% con un massimale che sale da 700 mila euro a 1 milione di euro.
Questa nuova aliquota durerà per tutto il biennio di proroga del piano.
Quali saranno le nuove modalità di fruizione del credito d’imposta beni strumentali 2021 (chiamati in passato super e iper ammortamento)
La compensazione per tutti i tipi di credito d’imposta visti finora sarà di 3 anni (attualmente erano 5 anni per i beni materiali e 3 per i beni immateriali).
Per le aziende con fatturato inferiore a 5 milioni di euro, la fruizione del credito d’imposta per i beni strumentali semplici (sia materiali che immateriali che non sono 4.0) si riduce ulteriormente a un anno.
La fruizione potrà avvenire già dall’anno in cui si effettua l’investimento o dall’anno di avvenuta interconnessione.
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Passiamo ora a toccare il tema del Credito d’imposta per la formazione 4.0
Nella nuova bozza della legge di Bilancio 2021 sono state inserite delle novità molto interessanti anche per quanto riguarda questo strumento, formazione 4.0.
Vengono ampliati i costi ammissibili includendo:
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Per ultimo ma non meno importante, parliamo della misura agevolativa che ha fatto da padrona prima al Piano Industria 4.0 e successivamente dal 2020 al Piano Transizione 4.0, ovvero il Credito d’Imposta 2021 ricerca e sviluppo.
Nella bozza uscita dal Consiglio dei Ministri sono presenti alcune importanti novità per quanto riguarda Credito d’Imposta 2021:
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Fondo impresa femminile Legge di bilancio 2021
Sono ancora molto poche le donne che scelgono di costituire una nuova impresa. È stato quindi istituito un “Fondo a sostegno dell’impresa femminile”, al fine di promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori di imprenditorialità e lavoro tra la popolazione femminile.
Fondo per imprese creative
20 milioni di euro per il Fondo PMI Creative, con l’obiettivo di sostenere le PMI creative, attraverso la concessione di misure di aiuto, quali contributi, interventi per favorire l’accesso al credito, nonché promuovendo strumenti innovativi di finanziamento; sviluppare e migliorare la collaborazione tra imprese dei settori produttivi tradizionali e imprese creative; rafforzare l’ecosistema creativo nazionale.
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