Entità Contributo | Credito d'imposta |
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Tipo di Agevolazione |
Contributo automatico
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Dimensione Impresa |
Media Impresa
Micro Impresa
Piccola Impresa
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Ricerca e Sviluppo è un’agevolazione, concessa in forma di credito d’imposta, che permette alle imprese di agevolare le spese relative a ricerca di nuove soluzioni, sviluppi tecnologici e attività innovative per lo sviluppo dell’imprenditoria.
Il Bando Ricerca e Sviluppo 2022 si pone come obiettivo quello di stimolare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione tecnologica per sostenere la competitività delle imprese e per favorire i processi di transizione digitale anche in ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale.
Il bando Ricerca e Sviluppo fa parte delle misure per Transizione 4.0, insieme al credito d'imposta beni strumentali, al bando Formazione 4.0 e alla Nuova Legge Sabatini
Potranno beneficiare del bando Ricerca e Sviluppo tutte le imprese residenti nel territorio nazionale, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione impresa, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.
Sono agevolabili tre categorie di progetti, con differenti e specifiche aliquote. Ecco un riassunto delle spese agevolate da Ricerca e Sviluppo:
Agevolazione |
Contributo 2022 |
Limite massimo d'impresa 2022 |
Credito Ricerca e Sviluppo |
20% |
4 milioni di euro |
Credito innovazione tecnologica finalizzato alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorativi |
10% |
2 milioni di euro |
Credito di innovazione tecnologica finalizzato a un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0 |
15% |
2 milioni di euro |
Credito design e Ideazione Estetica |
10% |
2 milioni di euro |
Agevolazione |
Contributo 2023 |
Limite massimo d'impresa 2023 |
Credito Ricerca e Sviluppo Credito innovazione tecnologica finalizzato alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorativi Credito di innovazione tecnologica finalizzato a un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0 Credito design e Ideazione Estetica |
10% |
2 milioni di euro |
Le attività che si possono valorizzare per l’ottenimento di Ricerca e Sviluppo 2022, sono attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico:
Per i progetti relativi ad attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati:
Le attività di design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile, dell’arredo e della ceramica e altri, individuati con decreto ministeriale:
Sono ammissibili al bando varie categorie di spesa per l’agevolazione Ricerca e Sviluppo, comprese le spese del personale impiegato nelle attività relative ai progetti iniziati.
Sono ammissibili al bando Ricerca e Sviluppo le spese del personale dipendente, dei lavoratori autonomi e/o altre tipologie di personale, direttamente impiegato nelle operazioni di Ricerca e Sviluppo svolte internamente all'impresa, nei limiti del loro effettivo impiego in tali operazioni.
C’è una maggiorazione del contributo a fondo perduto nel caso le spese di personale siano relative a dipendenti e/o lavoratori autonomi con una di queste caratteristiche:
Le spese di personale con una delle caratteristiche precedentemente elencate concorrono a formare la base di calcolo del credito d'imposta per un importo pari al 150% del loro ammontare (nel caso di attività di design e ideazione estetica la laurea deve esser in design o altri titoli equiparati).
Sono ammissibili al bando Ricerca e Sviluppo le spese relative a:
Se queste spese sono relative a beni materiali e software utilizzati nei progetti di Ricerca e Sviluppo, anche per la realizzazione di prototipi e/o impianti pilota, per l'importo ordinariamente deducibile ai fini della determinazione del reddito d'impresa relativo al periodo d’imposta di utilizzo e nel limite massimo complessivo pari al 30% per cento delle spese di personale indicate alla lettera a).
Sono ammissibili a Ricerca e Sviluppo le spese per i contratti di ricerca extra muros aventi a oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di Ricerca e Sviluppo ammissibili al credito d'imposta.
Nel caso di contratti di ricerca extra muros stipulati con università e istituti di ricerca aventi sede nel territorio dello Stato, le spese concorrono a formare la base di calcolo del credito d'imposta per un importo pari al 150% del loro ammontare.
Nel caso in cui i contratti siano stipulati con imprese o soggetti appartenenti al medesimo gruppo dell'impresa committente, si applicano le stesse regole applicabili nel caso di attività di Ricerca e Sviluppo svolte internamente all'impresa.
Sono ammissibili al bando Ricerca e Sviluppo le spese per servizi di consulenza relativi al progetto aziendale, nel limite massimo complessivo pari al 20% delle spese di personale ammissibili indicate alla lettera a), cioè delle spese ammissibili indicate alla lettera c).
Sono ammissibili al bando Ricerca e Sviluppo le spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nei progetti di Ricerca e Sviluppo svolti internamente dall'impresa, anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota, nel limite massimo del 30% delle spese di personale indicate alla lettera a) o, nel caso di ricerca extra muros, del 30% dei costi dei contratti indicati alla lettera c).
Ricerca e Sviluppo è un’agevolazione concessa in forma di credito d’imposta, utilizzabile in compensazione, inserendo le spese agevolabili nel modello F24 dell’impresa.
Il credito si applica alle spese in Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design sostenute nel periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2021 ed è utilizzabile in compensazione in tre quote annuali di pari importo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.
Ai fini del riconoscimento del credito d’imposta, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili deve risultare da certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti.
Per le imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, le spese sostenute per adempiere all’obbligo di certificazione sono riconosciute in aumento del credito d’imposta per un importo non superiore a 5.000 euro.
Le imprese sono tenute a redigere e conservare una relazione tecnica che illustri le finalità, i contenuti e i risultati delle attività ammissibili svolte.
Localizzazione: Lazio
Categoria: Innovazione e Industria 4.0
Localizzazione: Tutta Italia
Categoria: Economia Circolare