March 09, 2020
Nell’ultimo mese l’allarme coronavirus è diventato, specie nelle regioni del Nord Italia (in particolare Lombardia, Emilia e Veneto), un tema di estrema attualità, non solo per i contagi in aumento ma anche per le ripercussioni economiche che il COVID-19 sta avendo sulle piccole e medie imprese delle zone ad alto rischio di epidemia (scopri le implicazioni del coronavirus sul recupero crediti Milano).
Alle normali precauzioni da adottare (quali lavarsi spesso le mani, evitare abbracci e strette di mano, mantenere una distanza di sicurezza di almeno un metro con il proprio interlocutore, munirsi di una mascherina laddove si soffra di malattie cardiache o respiratorie), si aggiunge in ambito lavorativo la possibilità di effettuare (là dove possibile) incontri, colloqui o riunioni tramite video conference, come pure lavorare da remoto rimanendo a casa.
Ecco allora che lo smart working diventa uno strumento smart, sostenibile e flessibile per assicurare la prosecuzione delle attività lavorative e nel contempo ridurre al massimo il rischio di contagio del coronavirus.
Lo smart working è un modello organizzativo basato sulla flessibilità di luogo e orario di lavoro che permette di ottenere maggiore rendimento, soddisfazione e benessere da parte dei lavoratori coinvolti. Io stesso, in questo momento, sono impegnato nella stesura dell’articolo comodamente da casa.
Nonostante viviamo in un’era digitale, che da sfoggio di tecnologie 4.0 e dove ogni cosa è connessa, in Lombardia ci sono ancora troppe poche aziende che hanno avviato questa nuova metodologia di lavoro smart. Per permettere che vengano contrattualizzati questa nuova tipologia di accordi, la Regione Lombardia ha messo in campo una nuova agevolazione pubblica finanziaria ottenibile tramite la Finanza Agevolata.
La Regione Lombardia ha deciso di utilizzare la FInanza Agevolata per permettere la diffusione di piani di smart working, ha stanziato € 4.500.000,00 che saranno rivolti a datori di lavoro iscritti alla Camera di Commercio o soggetti in possesso di partita iva, con almeno tre dipendenti, che intendano:
La domanda potrà essere presentata in via telematica dalle 12:00 del 02/04/2020 alle 17:00 del 15/12/2021
Lo smart working è un’agevolazione a fondo perduto che consiste in un voucher aziendale il cui valore varia a seconda del numero di dipendenti delle sedi operative/unità produttive attive localizzate in Lombardia.
In particolare, di seguito il dettaglio dell’agevolazione pubblica finanziaria ottenibile:
Ai fini del presente Avviso, nel conteggio dei dipendenti si devono ricomprendere le seguenti tipologie contrattuali: contratto di lavoro di diritto privato a tempo indeterminato o a tempo determinato (in entrambi i casi sia a tempo pieno, sia a tempo parziale) contratto di apprendistato (ai sensi del D.Lgs. 81/2015) soci-lavoratori di cooperative (sia che partecipino o non partecipino agli utili).
Sono esclusi dal conteggio dei dipendenti: a) i tirocinanti b) i collaboratori d’impresa c) i lavoratori con contratto di somministrazione d) i lavoratori con contratto di lavoro intermittente e) i titolari di impresa e i componenti dei Consigli di Amministrazione.