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Smart e start: novità per le Start Up Innovative

Anna Barbieri | CEO & Consulente Finanza Agevolata

  August 29, 2022

Smart e start: novità per le Start Up Innovative
Smart e start: novità per le Start Up Innovative

Ci sono importanti novità per le agevolazioni start up! Il Bando Smart e Start è stato oggetto di una revisione da parte del MISE quest’anno e ci sono interessanti aggiornamenti per tutte le imprese neo-costituite che hanno bisogno di liquidità.

È stato infatti varato il Decreto Ministeriale del 24 Febbraio 2022, che ha apportato modifiche al decreto originale che ha creato il bando Smart e Start (Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 24 Settembre 2014).

Le modifiche riguardano in primis la possibilità per le Start Up Innovative che hanno beneficiato delle agevolazioni, di convertire una parte del finanziamento agevolato concesso (massimo il 50% del finanziamento stesso) in un contributo a fondo perduto, nel caso di ingresso di un nuovo socio persona fisica nella società.

Inoltre il Mise ha messo a disposizione 100 milioni di euro destinati alle sole imprese femminili, attraverso il Decreto interministeriale del 24 novembre 2021, i quali sono parte della dotazione prevista dal PNRR per incentivare l’imprenditoria femminile.

Cos’è Smart e start e quali obiettivi si pone

Smart e Start è un bando creato con lo scopo di supportare la nascita di nuove start up innovative all’interno del tessuto industriale italiano. Possono usufruire del bando Smart e Start le imprese in qualsiasi regione italiana.

Spesso le start up appena create hanno a disposizione poche risorse e strumenti necessari per costituire e autosostenere l’attività d’impresa.

Attraverso Smart e Start il MISE vuole stimolare la cultura imprenditoriale e la creazione di realtà ad elevato livello tecnologico, in settori cruciali nel campo innovativo come l’industria 4.0, la digitalizzazione dei processi, l’IOT ed i settori collegati.

Se gli obiettivi verranno raggiunti e gli incentivi verranno percepiti in maniera positiva dai proprietari delle imprese coinvolte, si potrà valorizzare la ricerca scientifica e tecnologica e ridurre la cosiddetta “fuga di cervelli” diretti verso paesi esteri.

La ricerca scientifica di base italiana è infatti un fiore all’occhiello a livello mondiale, grazie principalmente al contributo di università e centri di ricerca dotati di tecnologie all’avanguardia e persone con un elevato livello di conoscenza.

Tuttavia trasformare i risultati ottenuti dalla ricerca di base in un’azienda vera e propria è spesso un passo che i ricercatori italiano non riescono a compiere per svariate ragioni, sia culturali che economiche e legali. Questo porta sempre più talenti a trasferirsi all’estero, dove sono presenti condizioni nettamente vantaggiose per il futuro della loro azienda.

Smart e Start, assieme ad altre forme di agevolazione, ha l’obiettivo di ridurre tutto ciò, trasformando l’Italia in un punto di riferimento dell’innovazione.

Il bando è gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) tramite Invitalia, l’agenzia governativa che si occupa di attrarre gli investimenti necessari allo sviluppo d’impresa, la quale mira di conseguenza a supportare le start up innovative ad alto contenuto tecnologico attraverso finanziamenti e contributi a fondo perduto.

L’agevolazione non ha una scadenza prestabilita, pertanto è possibile presentare la domanda in qualsiasi momento fino all’esaurimento dei fondi disponibili.

A chi si rivolge il bando Smart e Start

Smart e Start Italia 2022 è rivolto principalmente a start up innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi alla data di richiesta delle agevolazioni e regolarmente iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese. Devono perciò essere in possesso dei requisiti descritti nell’articolo 25 del Decreto Legge n.179/2012.

I soggetti beneficiari sono perciò i seguenti:

  •  Start up Innovative di piccola dimensione e costituite da non più di 60 mesi;
  •  Team di persone fisiche che intendono costituire una Start up Innovativa. In questo caso la costituzione della società dovrà necessariamente avvenire entro 30 giorni dalla data in cui le agevolazioni vengono ammesse;
  •  Imprese straniere che si impegnano ad istituire almeno una sede operativa sul territorio italiano.

Requisiti di una start up innovativa

I requisiti che qualificano un’impresa come start up innovativa, vengono descritti nell’ articolo 25 del Decreto Legge n.179/2012, il quale riguarda le “Misure per la nascita e lo sviluppo di imprese start up innovative”.

Viene definita come un’impresa giovane e ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita. Il decreto sopra citato ha introdotto, oltre alla definizione, misure specifiche a sostegno di questa tipologia d’impresa durante tutto il loro ciclo di vita, nascita, crescita e sviluppo.

E start up innovative possono sfruttare i benefici a loro spettanti nei primi 5 anni di vita, periodo oltre il quale avranno la possibilità di trasformarsi in PMI innovative e mantenere tali benefici.

I requisiti per essere una start up innovativa sono i seguenti:

  •  Impresa nuova e costituita da non più di 5 anni
  •  Residenza in Italia, oppure in un paese europeo ma con la sede produttiva o almeno una filiale sul territorio italiano
  •  Fatturato inferiore a 5 milioni di euro
  •  Società non quotata in un mercato regolamentato
  •  Non distribuisce e non ha distribuito in passato utili
  •  Ha come oggetto principale o prevalente lo sviluppo, produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad elevato valore tecnologico
  •  Non è il risultato di fusione, scissione o cessione di un ramo d’azienda

Oltre a questi esistono dei requisiti facoltativi, dei quali almeno uno su tre deve essere rispettato:

  •  L’azienda sostiene spese almeno pari al 15% del maggiore valore tra fatturato e costo della produzione in ricerca, sviluppo e innovazione
  •  Ha tra i suoi dipendenti personale altamente qualificato
  •  È titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto oppure è titolare di un software registrato.

Lo sviluppo del piano d’impresa può essere sviluppato anche attraverso la consulenza di incubatori, organismi di ricerca, acceleratori d’impresa e Digital Innovation Hub.

Inoltre i piani d’impresa che sono ammissibili alle agevolazioni devono avere come oggetto del proprio business beni o servizi che hanno almeno una delle seguenti caratteristiche:

  •  significativo contenuto tecnologico e innovativo
  •  sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things, ovvero;
  •  valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).

Smart e start: spese ammissibili

La dotazione per il bando Smart e Start Italia ammonta a circa 200 milioni di euro e i piani finanziati vanno da un importo minimo di 100.000 euro ad un massimo di 1,5 milioni di euro.

Le principali voci di spesa ammissibile riguardano gli investimenti e la gestione della propria impresa:

Smart e start: spese per investimenti

  •  immobilizzazioni materiali, come impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche
  •  progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici e consulenze specialistiche tecnologiche riguardo a quanto implementato
  •  componentistica hardware e software
  •  marchi, brevetti e licenze
  •  marketing e web marketing (con un limite del 20% sul totale delle spese di investimento ammissibili).

Smart e start: spese per la gestione

  •  interessi sui finanziamenti esterni concessi all’impresa
  •  quote di ammortamento di impianti, macchinati e attrezzature tecnologiche
  •  canoni di leasing e spese di affitto relativi ad impianti, attrezzature e macchinari
  •  costi salariali relativi al personale dipendente e costi relativi al personale che dispone dei requisiti indicati dall’articolo 25, comma 2, Decreto Legge n.179/2012
  •  licenze e diritti relativi all’utilizzo di titoli della proprietà industriale e licenze relative all’utilizzo di software
  •  spese per servizi di incubazione e accelerazione d’impresa

Viene inoltre concesso un importo pari al 20% delle spese relative alla copertura delle esigenze di capitale circolante riguardo a:

  •  materie prime
  •  servizi necessari allo svolgimento delle attività d’impresa, come servizi di hosting e housing
  •  godimento di beni di terzi

I piani di sviluppo delle attività sopra indicate dovranno essere terminati entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

In cosa consiste l’agevolazione Smart e Start

Le start up che ottengono il finanziamento Smart e Start possono beneficiare del finanziamento agevolato, dei servizi di tutoraggio e della conversione di una quota del finanziamento agevolato in contributo a fondo perduto.

Finanziamento agevolato

Smart e Start offre un finanziamento agevolato a tasso zero e senza garanzia che copre l’80% delle spese ammissibili e dalla durata massima di 10 anni.

Il finanziamento passa al 90% nei seguenti casi:

  •  società costituita da donne e/o giovani sotto i 36 anni
  •  uno dei soci ha un titolo di dottore di ricerca da non più di sei anni ed è impegnato in attività di ricerca all’estero da almeno tre anni.

Al finanziamento si aggiunge il contributo a fondo perduto del 30% per le startup localizzate nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, e per le regioni nei territori del cratere sismico del centro Italia. Tali società dovranno perciò restituire solo il 70% del finanziamento ricevuto.

Servizio di tutoraggio

Le start up costituite da meno di 12 mesi possono inoltre godere del servizio di tutoraggio tecnico gestionale, che consiste in webinar specifici in base agli interessi delle aziende stesse e servizi di mentorship con affiancamento di professionisti negli ambiti manageriali individuati.

I fondi a disposizione corrispondono a 15.000 euro per le start up localizzate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e a 7.500 euro per quelle situate nel resto del territorio nazionale.

Contributo a fondo perduto

Le start up beneficiare dei contributi Smart e Start possono convertire il finanziamento agevolato in contributo a fondo perduto pari al 50% delle somme apportate da investitori terzi o dai soci persone fisiche.

Come richiedere il contributo

Le domande possono essere inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia dal 20 Gennaio 2020.

Le domande di finanziamento possono essere richieste in via telematica attraverso il portale Invitalia. È possibile eseguire la richiesta fino all’esaurimento dei fondi.

Dopo avere eseguito la registrazione il sistema permetterà di compilare la domanda ed inserire gli allegati ed il business plan.

Sarà necessarie essere disposti di dispositivi di identità digitale (come Spid, CNS, CIE) per accedere alla piattaforma dedicata, della firma digitale e l’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

Nel caso di società già costituita la domanda dovrà essere presentata dal legale rappresentante della società, mentre nel caso di società non ancora costituite la domanda dovrà essere presentata dalla persona fisica referente del progetto, il quale deve essere uno dei futuri soci della società.

Smart e Start Italia è una misura a sportello, quindi le agevolazioni possono essere concesse fino ad esaurimento fondi e vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.

 

Autore:
Anna Barbieri | CEO & Consulente Finanza Agevolata

 


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