February 03, 2022
Il turismo italiano ha passato un periodo storico difficile, registrando una riduzione del circa il 30% dei turisti nei mesi estivi del 2020.
In questi dati si è potuto analizzare come, nonostante la diminuzione dell’incoming dei turisti stranieri, gli afflussi dei turisti nazionali hanno dimostrato come la popolazione nazionale abbia riscoperto il cosiddetto turismo di prossimità.
Il Piano di Ripresa e Resilienza riserva una particolare attenzione al settore del turismo, uno dei settori trainanti dell’economia nazionale.
La sinergia degli strumenti messi a dispozione degli operatori del settore permette di trasformare l’attuale crisi di settore in una rinascita, secondo un’ottica di innovazione, di transizione verde e digitale e di competitività.
Il turismo 4.0 si avvale di tecnologie della rivoluzione industriale, quali l’intelligenza artificiale, l’analisi dei big data e il cloud computing, con lo scopo di trasformare le esperienze di viaggio in soluzioni più efficienti, più sicure, più ecologiche e meno problematiche, massimizzando il rendimento e diminuendo i costi per i viaggiatori.
Per dare un upgrade al settore risulta necessario apportare migliorie significative, aumentando i flussi turisti in particolare di turisti stranieri e di viaggi fuori stagione.
Le strutture ricettive nazionali risultano molto eterogenee nei diversi territori e non sempre rispecchiano il numero di stelle o i certificati di qualità che detengono. La situazione risulta essere il risultato di un basso livello di investimento nel settore e nelle strutture ricettive.
Il rilancio dell’economia turistica attraverso la ristrutturazione dei siti e delle strutture apportando migliorie dal punto di vista della sostenibilità ambientale, la digitalizzazione dei flussi turistici, il recupero di complessi culturali e la rivisitazione dei percorsi turistici attuali, permetterebbe un impatto preventivo sul PIL nazionale del + 0.5% fino al 2026.
La crescita stimata conseguentemente si trasferirebbe in un aumento dei consumi, degli investimenti e dell’occupazione.
Gli strumenti e le riforme introdotte dal PNRR sono i seguenti:
Andiamo ora nello specifico delle tre misure agevolative
Attraverso lo strumento dell’Hub Tourism digitale il Ministero del Turismo, intende creare un ecosistema turistico integrato composto da operatori turistici, imprese, stakeholders istituzionali, in grado di dare supporto ai turisti nell’organizzazione del proprio viaggio.
L’obiettivo principale del nuovo Digital Tourism Hub è quello di aggregare e valorizzare l’offerta turistica attraverso l’utilizzo di strumenti di data analytics e intelligenza artificiale.
La messa in opera di questo nuovo strumento digitale “Digital Tourism Hub”, consentirà di:
Il Digital Tourism Hub si suddivide in tre linee di intervento:
Il “Fondo integrato per la competitività delle imprese turistiche” consiste un insieme organico di strumenti volti alla realizzazione di interventi a favore del settore turistico attraverso una strategia di investimento mirata alla sostenibilità ambientale, all’ innovazione e alla digitalizzazione.
Il “Fondo integrato per la competitività delle imprese turistiche” è sua volta composto da 4 misure:
Il tax credit riguarda il credito fiscale al fine di aumentare la qualità dell’ospitalità turistica con investimenti volti alla sostenibilità ambientale (fonti rinnovabili a minor consumo energetico), alla riqualificazione e all’aumento degli standard qualitativi delle strutture ricettive italiane. Si tratta di un contributo a copertura dei costi ammissibili nella misura dell’80%.
Accanto al credito di imposta è previsto anche un contributo a fondo perduto. che mira a finanziare interventi di ristrutturazione edilizia e di eliminazione delle barriere architettoniche come pure interventi per aumentare l’efficienza energetica e per l’adozione di misure antisismiche, di digitalizzazione e innovazione.
Il Fondi BEI per l’ecosistema turistico integrato è volto all’erogazione di finanziamenti sotto forma di prestiti a basso tasso di interesse e/o sostegno quasi azionario alle imprese turistiche che propongono programmi di investimento sostenibili. In particolare, finanzia la creazione, la riconversione e la riqualificazione delle infrastrutture turistiche destinate alla fruizione del patrimonio naturale e culturale, la mobilità pulita/sostenibile e le infrastrutture di trasporto.
Il Fondo recepisce risorse mediante la partecipazione ad iniziative delle istituzioni finanziarie europee per concedere crediti agevolati.
Il Fondo di Garanzia per le PMI è uno strumento agevolativo del MiSE, che sostiene le imprese turistiche mediante l’apertura di una specifica “Sezione Speciale” dedicata al turismo per facilitare il finanziamento e l’accesso al credito di imprenditori già in esser o per i giovani che intendono avviare una propria attività.
Questa misura mira ad incentivare e sostenere la competitività delle imprese già esistenti e la nascita di nuove realtà attraverso il finanziamento di investimenti in digitalizzazione e innovazione, rafforzando le capacità di digitali e l’adozione di soluzioni innovative per la gestione dei servizi turistici.
Il Fondo rotativo imprese (FRI) per il sostegno alle imprese del turismo è stato introdotto per il sostegno alle imprese del turismo al fine di erogare finanziamenti agevolati a tasso fisso alle imprese ed un contributo a fondo perduto volto ad incentivare tutte le innovazioni attraverso il rafforzamento delle capacità di trasformazione digitale e l’adozione di soluzioni innovative per la gestione dei servizi fieristici.
Il Fondo Nazionale del Turismo è un fondo immobiliare di Fondi, gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti che concede finanziamenti ad alberghi e strutture ricettive, sotto forma di prestiti a lungo termine e a basso tasso di interesse.
Tale strumento incentiva il rinnovamento e l’ammodernamento delle infrastrutture turistiche attraverso un approccio sostenibile (Green Transition).
Ormai da mesi siamo a conoscenza che presto anche le imprese ricettive potranno usufruire di numerosi incentivi, ma a gennaio 2022 Il Ministero del Turismo ha finalmente reso note le modalità di richiesta ed erogazione dei crediti d'imposta e dei contributi a fondo perduto da destinare al settore turistico, il soprannominato Superbonus 80% turismo.
Potranno richiedere il Superbonus 80% turismo:
Ogni soggetto beneficiario deve essere regolarmente iscritto al registro delle imprese ed è possibile inviare una sola domanda per ogni impresa e la relativa struttura ricettiva.
Tali requisiti dovranno essere mantenuti fino a cinque anni successivi all'erogazione dei finanziamenti riconosciuti.
I fondi a disposizione dello strumento Superbonus 80% turismo prevedono una riserva del 50% destinata agli interventi di riqualificazione energetica e una riserva del 40% dedicata alle imprese con sede operativa situata in una delle regioni del Sud Italia.
I soggetti beneficiari potranno accedere a due forme di incentivo:
Le imprese turistiche potranno valorizzare spese sostenute dal 7 novembre 2021 e fino al 31 dicembre 2024, ma anche per opere avviate dopo il 1° febbraio 2020 e non ancora concluse (a condizione che le relative spese siano sostenute a decorrere dal 7 novembre).
Le spese ammissibili ai contributi appena citati sono le seguenti:
RICHIEDI AL NOSTRO ESPERTO, LA LISTA SPECIFICA DELLE SPESE AMMISSIBILI AL BANDO.
Come succede anche per altri incentivi la domanda dovrà essere presentata in forma telematica
Una volta effettuata la registrazione, si potrà inviare istanza di accesso al finanziamento entro i 30 giorni successivi all'apertura della piattaforma.