Dall’epidemia Covid al Piano Transizione 4.0: uno spiraglio di luce per le imprese che avvieranno il processo di transizione digitale in questo folle 2020
Lo diceva sempre mia nonna! Questa espressione sta infatti ad indicare che gli anni bisestili sono portatori di avvenimenti particolari e soprattutto di sfortuna.
Il 2020 sembra purtroppo confermare questa diceria.
Abbiamo appena superato la metà di questo 2020 e in questi mesi si sono già condensate emozioni così forti da costituire la sostanza di un intero anno: dagli incendi boschivi in Australia, alla minaccia di una Terza Guerra Mondiale, allo scoppio dell’epidemia “Coronavirus”, al lockdown, alla quarantena… mancano solo le 10 piaghe d’Egitto e l’apocalisse Maya per dare una sferzata di “fortuna” a questo insolito 2020.
In questi mesi di lockdown mentre impastavo felicemente una pizza napoletana, l’unico appuntamento che mi dava un po’ di speranza era la conferenza del nostro Premier Conte: aspettavo infatti con tanta trepidazione l’uscita di un nuovo decreto quando ha attirato la mia attenzione il Piano Transizione 4.0.
Ho deciso così di informarmi ed approfondire meglio questa importante novità.
All’interno del nostro sito internet abbiamo dedicato un’intera sezione al Piano Transizione 4.0. Ti consiglio quindi di cliccare qui per non perderti nessuna novità.
NUOVA POLITICA INDUSTRIALE PER IL NOSTRO PAESE: PIANO TRANSIZIONE 4.0Firmato dal nostro Ministro dello Sviluppo Economia Stefano Patuanelli è in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo del Piano Transizione 4.0.
Il Piano Transizione 4.0 è la nuova politica industriale del Paese che, dopo un periodo nero come quello del Covid, punta ad incentivare la sostenibilità e la competitività delle nostre imprese valorizzando il tanto ambito Made in Italy.
Saranno messi a disposizione 7 miliardi di euro di risorse per le imprese che investiranno in:
Si tratta di ambiti nei quali sarà sempre più fondamentale investire per favorire il processo di transizione digitale del nostro sistema produttivo, anche collocando risorse nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale, per accrescere le competenze tecnologiche dei lavoratori.
Il Piano Transizione 4.0 permetterà:
L’abbiamo ormai ripetuto in tutte le lingue del mondo: l’obbiettivo del Piano Transizione 4.0 è quello di consentire alle aziende italiane una maggiore efficienza e una maggiore capacità produttiva. Spetta allora alle aziende mettersi in gioco per “sfruttare” al meglio tutti i benefici messi a disposizione dal Piano Transizione 4.0.
L’industria è il cuore pulsante dell’economia del nostro Paese, mentre la logistica e il magazzino rappresentano ciò che ne rende possibile il suo funzionamento.
Non a caso, proprio durante il periodo del Covid-19, tante imprese si sono ritrovate a gestire con più difficoltà gli approvvigionamenti all’interno del loro magazzino. Procedere quindi ad una migliore integrazione e digitalizzazione dello stesso potrebbe portare ad un efficientamento dell’intera catena produttiva sfruttando anche le agevolazioni del Piano Transizione 4.0 per le imprese rappresenterebbe "prendere due piccioni con una fava".
Per capire quali sono i reali benefici del Piano Transizione 4.0 vi illustro un CASE HISTORY.
La Alfa Srl è un’impresa in provincia di Milano, leader nella produzione di componenti. Il suo mercato nell’ultimo periodo è sempre più in crescita e la domanda anche da parte dell’estero è in continuo aumento. Per far fronte a questi incrementi ha deciso di acquistare un nuovo centro logistico di 3.000 metri quadri dove stoccare i prodotti finiti pronti per essere spediti ai clienti.
Il suo obiettivo per i prossimi anni è quello di “azzerare” gli sprechi, soprattutto dal punto di vista operativo, ed aumentare gli approvvigionamenti all’interno del nuovo magazzino.
L’azienda ha quindi deciso di acquistare nuove scaffalature da integrare con un sistema ad elevatore che permetterà maggiori movimentazioni e meno interventi da parte dell’operatore.
Grazie a questo nuovo magazzino automatico sarà inoltre possibile velocizzare il flusso delle merci e la loro gestione.
Per rendere molto più efficace ed efficiente la logistica della Alfa Srl è stato inoltre installato un software gestionale per la lettura e l’analisi dei codici a barre applicati sui prodotti finiti. In questo modo sarà possibile controllare l’inventario in real time e gestire tutti i cicli operativi (ricevimento, stoccaggio e spedizione) soddisfando così al meglio tutte le esigenze del mercato sempre più in crescita.
I costi sostenuti dalla Alfa Srl per la digitalizzazione del magazzino sono di € 95.000.
Attraverso la finanza agevolata e gli strumenti messi a disposizione dal Piano Transizione 4.0 l’azienda è riuscita ad accedere al Credito d'Imposta per gli investimenti in nuovi beni strumentali.
Questa agevolazione della finanza agevolata permetterà alla Alfa Srl di compensare tramite i propri modelli F24 parte dell’investimento sostenuto.
In particolare rientrano nell’incentivo gli investimenti in:
La percentuale del beneficio del credito di imposta può cambiare a seconda dei beni acquistati e prevede un limite massimo di investimento.
Se vuoi conoscere nel dettaglio come si articola l’agevolazione della finanza agevolata clicca qui
La Alfa Srl grazie a questa misura del Piano Transizione 4.0 potrà recuperare all’interno dell’F24 in 5 quote annuali:
Per un totale di € 40.025 che utilizzerà per compensare alcuni dei tributi da versare per i dipendenti.
Se sei un imprenditore che vuole digitalizzare il proprio stabilimento l’unica cosa che devi fare è cliccare sul pulsante CONTATTACI SUBITO in modo da prendere un appuntamento con un nostro tecnico
Il nostro incaricato, ovvero un Ingegnere o un perito industriale, si recherà presso la tua sede per verificare che i macchinari siano interconnessi e che vengano rispettati i 5+2 requisiti di INDUSTRIA 4.0.
Il tecnico rilascerà una perizia giurata. Se i beni acquistati hanno un costo unitario che non supera i 300.000 euro basterà rilasciare una dichiarazione redatta dal legale rappresentante dell’azienda stessa.
Procederemo noi poi ad effettuare comunicazione al MISE al fine di fornire le informazioni necessarie per valutare il sistema di agevolazioni fruito dall’azienda. Sarà, infatti, il Ministero ad avere la responsabilità di effettuare il monitoraggio delle fruizioni del credito d’imposta.
La prima regola di ogni tecnologia è che l’automazione applicata ad un’operazione efficiente ne aumenterà l’efficienza
- Bill Gates