La Nuova Sabatini è stata rinnovata per il 2023 e anche per i prossimi due anni, ecco quindi un articolo sulla Legge Sabatini, con un esempio pratico dettagliato per capire come puoi utilizzare questa agevolazione per la tua impresa.
E tutte le altre agevolazioni? Il credito d'imposta beni strumentali è stato drasticamente diminuito, leggi di più sulle nuove percentuali nell'articolo sul credito d'imposta 2023.
L’agevolazione Nuova Sabatini è stata emanata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per sostenere l'acquisto di beni strumentali da parte delle piccole e medie imprese. In questo modo, esse possono avere maggiori possibilità di crescita e sviluppo, e contribuire al rafforzamento dell'economia e della produzione del paese. Inoltre, permette alle imprese di migliorare la propria efficienza e competitività attraverso l'acquisto di beni strumentali tecnologicamente avanzati e ad alta efficienza energetica.
La legge sabatini consiste in un contributo in conto impianti per l'acquisto di macchinari, attrezzature e impianti, nonché di software e hardware destinati all'innovazione tecnologica e digitale (ovvero i beni strumentali all’esercizio d’impresa).
La Nuova Sabatini copre una vasta gamma di beni strumentali e tecnologie, e l'elenco potrebbe essere ampliato a seconda delle esigenze delle singole imprese.
La Nuova Sabatini misura è rivolta alle imprese di qualsiasi settore produttivo, comprese le start-up (leggi qui le agevolazioni start up) innovative e le microimprese, escluse le attività finanziarie ed assicurative.
Inoltre le micro, piccole o medie imprese (scopri qui la dimensione impresa della tua azienda) devono rientrare in determinate categorie al momento della domanda:
Per accedere al contributo, le imprese devono presentare un progetto che descriva gli investimenti previsti e le loro finalità, nonché dimostrare di avere la capacità finanziaria per effettuare gli investimenti. Inoltre, le aziende devono essere in regola con il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali, oltre a rispettare i requisiti di legge in materia di sicurezza sul lavoro e di tutela dell’ambiente.
Il contributo a fondo perduto previsto per la Nuova Sabatini TER può essere richiesto per gli investimenti in beni strumentali nuovi di fabbrica, purché siano funzionali all'attività aziendale e soddisfino determinati requisiti tecnici e di efficienza energetica.
In ogni caso, le spese devono essere classificabili nell'attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità); mentre non sono accettabili spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”.
Inoltre i beni devono avere autonomia funzionale, ovvero devono poter operare senza il bisogno di altre componenti, in quanto non si possono finanziare parti di macchinari che non soddisfano tale requisito; e in aggiunta deve essere comprovata correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa.
Ecco un esempio pratico di beni agevolabili dalla Legge Sabatini:
La Nuova Sabatini (2022/2023) consente la concessione, da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti all’Addendum, alla convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A., di finanziamenti alle PMI italiane per sostenere alcuni tipi di investimenti.
L’investimento può essere:
Tale finanziamento inoltre, deve essere:
Il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso d’interesse annuo pari al:
Un'impresa aveva la necessità di acquistare un nuovo centro di lavoro per ampliare il comparto produttivo. Il bene è stato oggetto di richiesta dell'agevolazione sabatini e l'azienda ha potuto beneficiare di un contributo in conto impianti del 10% circa del costo del bene.
Il costo del centro di lavoro: 23.717,1 euro. Il contributo ottenuto dall'impresa è stato: 2.371,71.
Per la Nuova Sabatini Green, attiva dal 1° gennaio 2023, gli aiuti nei confronti degli investimenti per la transizione ecologica, sono maggiorati del 30% rispetto a quelli ordinari. Ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato, è richiesto il possesso, da parte dell’impresa beneficiaria:
Gli investimenti ammissibili comprendono l'acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, beni immateriali e beni di trasporto che soddisfino determinati criteri di sostenibilità ambientale.
La riforma prevede anche che il singolo acquisto di un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili (ad esempio impianto fotovoltaico, di cogenerazione, mini eolico o microgeneratori, ecc.), per risultare ammissibile, deve far parte di un più ampio programma di investimento che deve risultare organico e funzionale, nonché coerente con l’attività svolta dall’impresa, e riconducibile ad una delle tipologie di investimento previste nei regolamenti unionali applicabili per settore.
Fanno eccezione le imprese che svolgono attività di produzione di energia elettrica classificata con codice Ateco 35.11 e le imprese che svolgono attività agricola.
La Nuova Sabatini Green è un'occasione perfetta per le imprese che vogliono investire in tecnologie più sostenibili e migliorare la loro efficienza energetica, contribuendo alla transizione verso un'economia più verde e sostenibile e riducendo le emissioni inquinanti e i rifiuti.
In conclusione, la misura Beni Strumentali - Nuova Sabatini rappresenta un'importante possibilità per le piccole e medie imprese di migliorare la propria competitività e di sostenere la propria attività in una logica di sviluppo sostenibile, contribuendo alla crescita economica del paese.
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