October 18, 2021
È passato oltre un secolo da quando le prime suffragette manifestavano copiose per le piazze per ottenere pari diritti.
Da allora il valore femminile e la parità di genere sono diventati sempre più importanti nella società, con il passare degli anni la possibilità di autoaffermarsi delle donne è cresciuta esponenzialmente, anche in ambito imprenditoriale dove, secondo i dati raccolti dalla Women in business 2021, il 31% delle imprese italiane è guidato da donne.
Tra le principali azioni del Governo - confermati anche dalla legge di bilancio 2021 - vi è il bisogno di garantire le stesse opportunità economiche e sociali tra uomini e donne in un'ottica di gender equality.
È proprio in ambito imprenditoriale negli ultimi anni sono state promulgate misure a sostegno di una direzione societaria tutta rosa, tra cui varie agevolazioni imprenditoria femminile.
Studi infatti rivelano che la promozione della parità di genere e lo sviluppo dell’imprenditoria femminile rappresentano passaggi cruciali per l’incremento del benessere generale della società.
Non solo questo, anche in prospettiva di gestione aziendale, un accrescimento delle quote femminili genera notevoli benefici:
Secondo un sondaggio condotto dal Peterson Institute for International Economics su 21.980 aziende di 91 paesi la presenza di donne a livello corporate aumenta significativamente i margini netti. Inoltre un’indagine di S&P del 2019 ha dimostrato che le aziende con CEO e CFO donne tendono a ottenere migliori risultati in ambito del mercato azionario.
Tutto questo grazie all’incredibile set di skills che le donne moderne possono vantare: in particolare, secondo l’analisi pubblicata nel 2019 dall’Harvard Business Review, non solo le donne non hanno problemi nell’imporre la propria leadership, risultano più efficienti rispetto la controparte maschile in ben 17 su 19 competenze manageriali esaminate.
Nonostante ciò l’imprenditoria femminile nel nostro paese ha difficoltà a decollare.
Ricordiamo infatti che il tasso di partecipazione delle donne al mondo del lavoro in Italia è del 53%, a confronto del 67% della media europea. Inoltre a fine 2019 le imprese femminili registrate dalle Camere di Commercio erano pari solo al 22% sebbene in costante aumento dal 2014, anno di costituzione del Fondo Centrale di Garanzia per PMI, sezione pari opportunità.
Rientrano nella definizione tutte le micro, piccole e medie imprese con le seguenti caratteristiche:
Oggigiorno le imprese femminili sono diffuse in tutta Italia, in maggior concentrazione al meridione, hanno prevalentemente una dimensione micro e si occupano in maggioranza del settore terziario.
Al fine di rilanciare dunque il movimento imprenditoriale femminile la Manovra 2021 ha introdotto diverse agevolazioni imprenditoria femminile.
In particolare con un emendamento è stato approvato il Fondo per il venture capital al fine di sostenere investimenti in capitale di rischio in progetti di imprenditoria femminile ad elevata innovazione tecnologica. Verranno stanziati per questo strumento 3 milioni di euro.
È stato confermato poi il Fondo impresa femminile, che erogherà 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022. L’obiettivo delle agevolazioni imprenditoria femminile è quello di promuovere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori di imprenditorialità e lavoro tra le donne e massimizzare il loro contributo economico e sociale al Paese.
C’è anche un Fondo per il sostegno della parità salariale di genere con un budget di 2 milioni di euro annui, destinato a interventi riconoscimento del valore sociale ed economico delle pari opportunità sul lavoro e la parità retributiva.
Tra i bandi attualmente disponibili e rivolti alle imprese femminili ci sono “Nuove imprese tasso zero di Invitalia” e “Bando Nuove Imprese per Start Up in Lombardia”.
Il primo riguarda i seguenti progetti d’impresa:
Nuove imprese tasso zero riguarda un rimborso agevolato, dal momento del completamento del piano di investimenti, da realizzare entro 24 mesi dalla firma del contratto. La durata massima del piano di rimborso è di 10 anni con pagamento di due rate semestrali posticipate. Per maggiori informazioni aul bando Nuove imprese tasso zero clicca qui
Il “Bando Nuove Imprese per Start Up in Lombardia” invece riguarda un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile che annovera tra le sue voci la maggior parte delle voci di costo relative all’apertura di una nuova attività. Per maggiori informazioni sul bando Nuove imprese Lombardia clicca qui
Molto dunque è stato già fatto in materia di agevolazioni imprenditoria femminile, bisogna però continuare su questa strada.
Per questo motivo pochi giorni fa è arrivata la firma del ministro Giorgetti al decreto che rende operativo il Fondo Impresa Donna, primo capitolo della serie di aiuti compresi nel piano nazionale di ripresa Italiadomani, che tra i suoi obiettivi comprende il garantire le stesse opportunità economico-sociali tra uomini e donne. Il Fondo stanzierà inizialmente 40 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno poi i 400 milioni delle risorse del PNRR destinate al rilancio dell’imprenditoria femminile.
Per valorizzare l’imprenditoria femminile servivano investimenti specifici, proprio come il Fondo Impresa Donna che attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati punta a stimolare l’avvio di nuove attività e la realizzazione di progetti innovativi.
Il fondo si rivolge a quattro categorie di imprese:
Sono ammissibili le imprese femminili facenti partii dei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo.
Le SPESE AMMISSIBILI all’agevolazione impresa donna sono le seguenti:
Le imprese dovranno realizzare programmi di investimento entro due anni e dovranno stare dentro ai seguenti massimali:
L’agevolazione per l’imprenditoria femminile FONDO IMPRESA DONNA prevede due misure principali
Il Piano nazionale ripresa resilienza rappresenta quindi un’opportunità unica per la creazione di strumenti di sostegno rivolti a lavoratrici e imprenditrici come quelli citati precedentemente (agevolazioni imprenditoria femminile).
Risulta dunque fondamentale che le risorse vengano impegnate sapientemente così da allineare la situazione italiana con la media europea garantendo un futuro più equo e solidale.
Siamo tutti in attesa che vengano pubblicate maggiori specifiche relative al bando FONDO NUOVA IMPRESA e le relative date di apertura sportello.
Con l’occasione, a tutte le donne aspiranti imprenditrici alla lettura di questo documento, consiglio di:
Essere imprenditore non è di certo una strada in discesa, è un percorso a ostacoli, tutto bivi e curve. Sono le esperienze più avventurosi a regalare le esperienze ed emozioni migliori.
Le cose non sono più come un temo o non sono come te le aspettavi? Sperimentare e mettersi costantemente in discussione.
Tutto il team è parte integrante di una start up e tutti all’interno di essa possono contribuire alla riuscita di un progetto. In questo modo è molto più probabile che si crei un clima di fiducia e trasparenza tra le parti. Imprenditorialità è sinonimo di libertà, non di solitudine.
Spesso tra donne si creano situazione di astio e di invidia.
Guardatevi intorno, studiate gli altri startupper e prendete spunti interessanti.
Con questi piccoli consigli non ti voglio dire “buttati che è morbido”, ti vorrei dire che tutte le strade, anche le più tortuose, sono percorribili basta affidarsi ai consulenti giusti.
I consulenti di Credit Team, saranno al tuo fianco in tutte le fasi di avvio della tua attività.
Abbiamo la possibilità di trasferire la nostra esperienza di imprenditoria femminile dandoti tutti gli strumenti per far diventare grande la tua impresa femminile.